Gioacchino Rossini, celebre compositore italiano del XIX secolo, è noto per le sue opere liriche e la sua abilità nel creare melodie indimenticabili. Oltre al suo straordinario contributo alla musica, ci son diversi aspetti meno conosciuti della sua vita che aggiungono un fascino intrigante alla sua figura.

1. L’arte culinaria di Rossini: Rossini non era solo un maestro della composizione musicale, ma aveva anche una grande passione per la cucina. Il suo piatto preferito era il filetto alla Rossini, un piatto di carne insaporito con foie gras e tartufo nero. Il compositore, infatti, ha anche creato una serie di ricette che sono state raccolte in un libro di cucina chiamato “L’art de cuisiner” nel 1852, dimostrando la sua versatilità non solo nel campo musicale ma anche in quello culinario.

  1. La sua velocità nel comporre: una delle caratteristiche più sorprendenti di Rossini era la sua incredibile velocità nel comporre. Si dice che abbia scritto la sua famosa opera “Il barbiere di Siviglid’ in soli 13 giorni. La storia racconta che Rossini fosse talmente veloce nel comporre che, quando un amico glichiese come mai fosse cosi rapido, egli rispose con lumorismo che “non è difficile essere veloci quando si ha qualcosa da dire”.
  2. Il ritiro prematuro: Nonostante il suo successo nel mondo della musica, Rossini si ritirò relativamente presto dalla scena compositiva. Dopo la composizione di quasi 40 opere, interruppe la sua attività creativa all’età di 37 anni. Il motivo di questo ritiro precoce è ancora oggetto di dibattito.
  3. Il suo rapporto con Beethoven e Domenico Barbaja: Rossini e Beethoven, due giganti della musica del loro tempo, avevano stili molto diversi. Quando Rossini visitò Vienna, si organizzò un incontro tra i due compositori. Beethoven, che all’epoca era malato, disse di Rossini: “È un bravo ragazzo, ma la sua musica non ha una nota di originalità: Da questo commento, comprendiamo le differenze tra i due artisti.
  4. Amore per il teatro: oltre alla sua passione per la musica, Rossini era un appassionato di teatro.
    La sua influenza si estese anche al mondo dellopera comica italiana, contribuendo a definire il genere con il suo tocco unico. Il suo impegno nel teatro va oltre la musica, poiché Rossini si interessava anche alla regia e alla produzione teatrale.

Ma come fu il suo rapporto con la città di Napoli? Sicuramente qui trovò l’amore!

La capitale del Regno delle Due Sicilie non poteva farsi scappare il più giovane e talentuoso musicista del momento, era ciò che serviva per risollevare il prestigio del Real Teatro San Carlo, del | quale gli fu affidata la direzione a soli 23 anni.

Il noto impresario Domenico Barbaja gli commissionerà L’Otello per il Teatro Mercadante ma, nonostante la fama di Rossini di saper comporre opere grandiose con rapidità, l’artista era troppo distratto ed affascinato dalla vivacità della città. Trascorreva le sue giornate tra battute di caccia e pesca e le nottate con donne a far baldoria. Dopo cinque mesi Napoli lo aveva stregato a tal punto che non aveva messo giù neanche una nota.

Barbaja infastidito da tanta superficialità e da grande uomo d’affari, fece ciò che più sembrava opportuno per far si che l’artista rispettasse l’impegno preso. Durante una notte, mentre Rossini dormiva, murò la porta d’ingresso della stanza dove lo stesso Barbaja lo ospitava, nel suo palazzo a via Toledo. Al suo risveglio Rossini scopri di esser stato fatto prigioniero e le sue urla si sentirono per parecchio tempo in tutta via Toledo. Barbaja gli promise la libertà solo nell’istante in cui avesse consegnato l’opera finita e dopo appena 3 giorni l’opera fu completata e Rossini potè finalmente uscire alla stanza.

Rossini amava trascorrere le sue serate circondato dalle belle donne partenopee ma si innamorò perdutamente del soprano Isabella Colbran, che era proprio l’amante di Barbaja!

In conclusione, Gioacchino Rossini non era solo un compositore geniale, ma anche una personalità ricca di sfaccettature. Le sue abilità culinarie, la rapidità nel comporre, il ritiro precoce, il rapporto con Beethoven e l’amore per il teatro rendono la sua vita e il suo lavoro oggetto di continua ammirazione e studio.

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